In sintesi l’attività di controllo:
Aree a rischio elevato: Tutti gli equidi di età superiore ai 12 mesi, ad eccezione degli equidi da macello non destinati alla riproduzione, sono sottoposti annualmente ad un test sierologico per AIE. Aree a rischio basso: Devono essere sottoposti a controllo:
1. tutti gli equidi di età superiore ai 12 mesi, ai fini della introduzione a fiere, aste, mercati, ippodromi ed altre concentrazioni di equidi (maneggi, scuderie, alpeggi, etc.) attraverso l’esecuzione di almeno un test sierologico per l’AIE eseguito dopo i 12 mesi di età.
Tale test ha validità di tre anni.
2. annualmente tutti gli equidi di età superiore ai 12 mesi presenti negli allevamenti situati all’interno delle ASA.
3. annualmente tutti gli equidi di età superiore ai 12 mesi presenti nelle aziende site entro il cluster fino all’estinzione dei focolai corrispondenti. Se nell’ambito di tali controlli viene individuato un nuovo focolaio incidente, l’area corrispondente al cluster sarà estesa a partire da quest’ultimo. Categorie a rischio: Indipendentemente dalle sopracitate categorizzazioni di rischio delle aree, sono sottoposte a controllo annuale le seguenti categorie:
1. equidi da lavoro, mantenuti negli allevamenti definiti da “lavoro” nel campo “orientamento produttivo” della Banca Dati Nazionale (BDN);
2. tutti i muli;
3. tutti gli equidi, nelle aziende in cui siano presenti uno o più muli.
Si allega il testo del Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale